Il criceto domestico, nato in cattività e che vive nei nostri appartamenti NON va in letargo.
Se quindi vedete il vostro criceto mogio, debole, sonnolento e poco attivo, non è affatto il letargo, ma bisogna intervenire e portarlo a far visitare presso un veterinario esperto in animali esotici poichè sicuramente ha qualcosa che non va.
Come tutti gli animali, naturalmente, anche il criceto si accorge del cambio di temperature. Si passa spesso da una temperatura intorno ai 30° ad uno sbalzo che la fa abbassare di una decina di gradi. Il criceto se ne rende conto, ma non va comunque mai in letargo.
Ricordo che il criceto nato in cattività deve essere tenuto in appartamento, mai in balcone, mai al sole diretto e mai su correnti. Ovviamente il criceto domestico non ha le possibilità né le capacità di vivere con un clima rigido in esterna. Abbandonate quindi il progetto di prendere un criceto, se non potete offrirgli un habitat adeguato e adatto. Con il riscaldamento in inverno, in casa, la temperatura difficilmente scende al di sotto dei 18°, mentre in estate, con i condizionatori, raramente sale sopra ai 28°. Il criceto deve vivere tutto l’anno in un clima temperato.
In natura il criceto va in letargo quando si scende sotto agli 8°, tuttavia, se noi facessimo tale “esperimento” in casa, il criceto domestico non si risveglierà più: ricordiamoci sempre di chi stiamo parlando e non pensate di poter cambiare le cose.
Un criceto nel suo ambiente naturale vive e si comporta in un determinato modo, un criceto, da generazioni nato e cresciuto in cattività, ovviamente deve avere uno stile di vita differente: un criceto domestico, abbandonato in natura morirebbe, poichè è ormai abituato a ricevere cibo e acqua e ad essere accudito dagli esseri umani ed ha perso il suo naturale istinto alla sopravvivenza.